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venerdì 22 marzo 2013

Recensione del film "SINISTER" (2013)


Non possiamo certo lamentarci, noi appassionati fan dell'horror!
Ok, non staremo vivendo i meravigliosi (e probabilmente irripetibili) anni '70, con l'ascesa di tutti i più grandi maestri (Romero, Craven, Hooper, Argento, Carpenter, Clark...tanto per citarne alcuni) di quello che allora veniva chiamato "new horror" e che oggi rappresenta la base fondamentale del genere stesso (un filone di film che è stato quasi interamente ripassato al setaccio della remake-mania nell'ultimo decennio)....però rispetto ai pallidissimi anni '90 e agli altalenanti primi anni 2000, l'horror sta riprendendosi prepotentemente quel posto da protagonista che gli spetterebbe sempre di diritto!
E non solo in campo cinematografico: in tv ormai stanno spopolando autentici capolavori come "The Walking Dead" e "American Horror Story", portando mostri, zombi e splatter nei salotti di tutto il mondo.
Nel buio della sala cinematografica invece, spuntano continuamente piccoli grandi film, che assicurano quasi tutti, nel bene e nel male, chi più e chi meno, quella classica oretta e mezzo di tensione, divertimento e paura che sono la primaria richiesta di ogni buon horrorofilo che si rispetti!

Qualche giorno fa a sorprendermi in positivo, e non poco, è stato quello che aveva tutte le carte in regola per essere liquidato in quattro e quattr'otto come l'ennesimo insulso remake/sequel/reboot/prequel; parlo di "NON APRITE QUELLA PORTA 3D", e lo dico a gran voce senza vergognarmene: m'è piaciuto un casino! E non vedo di rivedermelo ammodino in tutto il suo splendore in dvdrip....
Ieri sera è stata la volta di un altro film del momento, e anche qui la visione è stata estremamente piacevole: parlo proprio di "SINISTER", gustosissimo thriller a forti tinte horror/paranormali.
Una pellicola che mischia con maestria "The Ring" con i film demoniaci tanto in voga negli ultimi anni, e che propone un nuovo Boogeyman davvero notevole, tenendolo fino alla fine immerso in un aura di mistero e di non-spiegato che lo rende non poco agghiacciante (scelta quanto mai saggia e azzeccata in un horror).
Questa in sintesi la trama:
Dopo aver ottenuto il successo grazie alla pubblicazione di un libro relativo a un fatto di cronaca nera, Ellison Oswalt è progressivamente caduto nell’anonimato. Decide quindi di trasferirsi con l’intera famiglia a King County per indagare sulla tragica impiccagione di un’intera famiglia, a eccezione della figlia più piccola, misteriosamente scomparsa. La casa comprata dallo scrittore è proprio la stessa dove è avvenuto l’efferato omicidio. Dopo aver trovato una misteriosa scatola contenente una serie di pellicole che testimoniano la tragedia e altri terribili crimini, Ellison capisce di avere tra le mani il materiale perfetto per un nuovo romanzo e comincia a investigare. Tuttavia, le sue indagini risveglieranno una divinità pagana di nome Bughuul, che entrerà nella sua vita e in quella della sua famiglia trascinando tutti in una spirale di inquietudine e terrore.
E' un film all'apparenza lento, ma che in realtà ti trascina fin da subito dentro un angoscioso incubo, fin da quel macabro filmato finto amatoriale che apre il film e dove assistiamo all'impiccagione di un'intera famiglia per mano di un misterioso assassino. 
Da subito possiamo respirare l'aria malsana, l'orrore voyueristico di assistere a terrificanti delitti ripresi minuziosamente, in un mix di finzione cinematografica e realismo da found-footage molto riuscito; entra subito in scena il protagonista assoluto della storia, lo scrittore Ellison Oswalt, interpretato magistralmente da Ethan Hawke, che regge da solo tutta la pellicola, e noi insieme a lui finiamo per rimanere intrappolati nella tela intessuta dalla terribile presenza che aleggia dall'inizio alla fine: il Bughuul (o anche Mr.Boogie, stando a come viene chiamato nei disegnini infantili che narrano le sue gesta), una specie di versione demoniaca della Samara di "The Ring", sinistra presenza che non può non farci provare un sottile brividi lungo la schiena ogni qual volta il suo tenebroso volto appare d'improvviso sullo schermo.
Ancora una volta si gioca la carta dei bambini per spaventare, e su questo non c'è niente da fare; lo abbiamo visto fare tante volte, ci dovremmo essere abituati a vedere ogni sorta di infante terribile e spaventoso, dai classici "L'esorcista", "Il presagio", "Shining" o "Poltergeist", fino al già citato "The Ring" o "The grudge", passando per i vari "Il sesto senso", "The Others" o "The Orphanage"...ma tutte le volte finiamo sempre col ricascarci: i bambini demoniaci, o comunque in contatto con entità ultraterrene, sono sempre e comunque una delle cose più spaventose che ci possa capitare di trovare! E qui va detta una cosa, anche se rischia di diventare un colossale
SPOILER..........
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questo film, alla fine, induce fortemente ad essere favorevoli alla violenza sui più piccoli!!!
Dunque, a conti fatti posso concludere così: 
"SINISTER" è un film altamente consigliato se siete in cerca di un buon thriller/horror che vi tenga bene inchiodati alla poltrona e che di tanto in tanto vi faccia fare qualche bel salto per aria, senza tralasciare un senso di inquietudine  che vi accompagnerà anche dopo la visione.....
E ricordatevi:
guardate bene tra i cespugli di notte, fuori dalle vostre finestre....o, se ce l'avete, date un pò un'occhiata alle vostre soffitte, prima di andare a dormire.......

Chissà che non ci possiate trovare questa bella faccina qui!



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