Delusione Champions

Che delusione.

Loro sono più forti, non c'è dubbio. E hanno vinto perchè sono effettivamente di un'altra categoria.

Su questo è inutile tentare una qualsiasi discussione, sarebbe un arrampicarsi sugli specchi inutile e anche un pò penoso.

 Però, se ogni volta che gli capita di andare in leggera crisi (e in questi anni è una cosa che succede raramente, vista la loro forza), vengono pure aiutati, allora tanto vale non giocarle nemmeno le sfide col Barcellona.

Basta andarsi a rivedere Barcellona-Arsenal, quarti di finale dell'anno scorso.

O ancora peggio, la semifinale col Chelsea tre anni fa.

Ci hanno provato pure nell'anno dell'Inter, con la semifinale di ritorno a Barcellona giocata in 10 dai nerazzurri per più di un'ora; ma quella era l'Inter dei miracoli Mourinhani e alla fine andarono lo stesso in finale a conquistarsi il Triplete.

Se succedesse che in campionato ci danno pure a noi un rigore come il secondo dato ieri al Barca, beh, che dire.....Conte-Cesare Ragazzi, Marotta-Marty Feldman e gli juventini-gazze ladre in generale piangerebbero da qui a Natale!!!

(non nego che sarebbe una goduria, però è sempre meglio vincere meritatamente)

Da parte nostra c'è stata una sola nota positiva nella disfatta catalana di ieri sera.... 

questa:

Dopo la figura di merda di essere entrato ed uscito nel giro di un quarto d'ora, spero proprio che il Milan si liberi il prima possibile di Pato; ci hai regalato delle belle emozioni Papero, ma ormai sei diventato un peso, così come lo era diventato Ronaldinho. Si metta l'animo in pace Barbara, e mandi il suo ragazzo a giocare altrove; sarebbe un bene per lui e per il Milan.

Dopo ieri mi resta l'amara consapevolezza che per la prima volta mi toccherà tifare per l'uomo, anzi, per i due uomini più odiosi del calcio mondiale:

Però, ad onor del vero, Mou sentenziò così alla vigilia del doppio scontro Milan-Barcellona: "spero che alla fine non si parli dell'arbitro"

Odioso, arrogante, praticamente uno stronzo; però è l'unico che ha avuto il coraggio di chiederselo:

PORQUE?