"IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI"
(The return of the living dead)
Regia: Dan O'Bannon
Produzione: USA, 1985
Durata: 91 min.
Cast: Clu Gulager, James Karen, Don Calfa, Thom Mathews, Beverly Randolph, Linnea Quigley
Inutile girarci tanto attorno: il miglior film di zombi degli anni Ottanta. Romero compreso.
E proprio dello spirito degli "eighties" la pellicola appare satura fino al midollo! E' tutto anni ottanta: le musiche (stratosferiche!), l'atmosfera ultra-pop-punk, il ritmo serrato e scanzonato, i personaggi sopra le righe, l'irriverenza; quest'ultima, però, che non scade mai nella demenzialità involontaria, o imbarazzante, che si vede in molti altri esempi, anche recenti. Il film di Dan O'Bannon (sceneggiatore dell'immortale capolavoro di Ridley Scott "Alien", ma anche co-autore del primissimo film dell'amico e compagno di università John Carpenter, "Dark Star") non vuole ne far ridere per forza, ne far paura per forza; eppure riesce, seppur lievemente, a far fare entrambe le cose, inserendosi perfettamente nel filone delle "Horror-Comedy" che grande spolvero ebbero in quel periodo (vedi ad esempio "Ammazzavampiri" o il superlativo "Evil Dead 2"), con un divertente susseguirsi di situazioni al limite estremo del farsesco, ma senza mai travalicare quel solco oltre il quale si rischia di sprofondare nelle "cagata pazzesca" fantozziana. Ma una cosa la fà alla grande, altrochè lievemente: divertire, eccome!
"Siamo tornati!!!" La scena della resurrezione in massa dei morti viventi nel cimitero
La trama:
la storia si svolge tutta nell'arco di un giorno; tutto accade tra un'azienda di forniture mediche, un'agenzia di pompe funebri e l'antistante piccolo cimitero. E' sera, il week-end è alle porte, e nella Uneeda, azienda di forniture mediche per università e forze armate, si sta per chiudere i battenti; il vecchio impiegato Frank (uno strepitoso James Karen) sta insegnando il mestiere al neo-assunto magazziniere Freddy, tra scheletri, protesi,"mezzi cani"(!) e cadaveri tenuti in fresco nella cella frigorifera (uno solo in verità, da usare per studi medici nelle università o per test di armi dell'esercito). Alla domanda del giovane Freddy: "Qual'è la cosa più strana che sia mai capitata qui Frank?", ecco che parte la storia del film...
La prima apparizione dello zombi mummificato all'interno del barile dell'esercito
Per farla breve, la trama parte dal presupposto che la storia narrata anni fa da George A. Romero nel celeberrimo "La notte dei morti viventi" fosse in realtà ispirata ad un fatto realmente accaduto: nel 1968, in un laboratorio militare dove si stava progettando un agente chimico defoliante per piantagioni di marijuana, la trioxina 204, si verificò una fuga del gas che causò la riattivazione celebrale dei cadaveri contenuti nell'obitorio militare; al giovane cineasta di allora, testimone dell'accaduto e ispirato da questo fatto per trarne una trama raccapricciante per il suo lavoro, fu però imposto di non raccontare i fatti così come erano accaduti, pertanto Romero fu costretto a cambiare la trama del suo film horror. Nel frattempo, i barili stagni in cui i cadaveri rianimati erano stati sigillati furono inviati per sbaglio, anzichè ai laboratori militari per essere studiati, prorpio alla Uneeda, la quale non denunciò l'accaduto temendo le ripercussioni che una scoperta del genere avrebbe procurato alla ditta. "E così tutto rimase segreto...."
Ovviamente, una volta raccontata questa incredibile vicenda, il vecchio Frank non può fare a meno di mostrare ad un incuriosito Freddy uno dei fantomatici barili, con tanto di cadavere mummificato al suo interno.
Ed altrettanto ovviamente, i due non riescono a fare a meno di provocare la rottura del suddetto barile, causando una nuova fuga del terribile gas rianimatore di cadaveri (qualunque tipo di cadavere, anche le farfalle imbalsamate appese al muro che tornano a sbattere le ali, o i "mezzi cani" che cominciano a sbainare sinistramente)
E poteva il gas, nel suo propoagarsi in tutta la superficie della ditta, non finire sul cadavere conservato nella cella frigorifera?!?
E ancora: una volta annientato e fatto a pezzi il morto rianimato (scordatevi di distruggere il cervello: stavolta non basta!) e bruciato nel forno crematorio delle pompe funebri, dove potevano finire i fumi tossici carichi di trioxina se non tra le lapidi e i crocefissi del vicino cimitero, risvegliando un vero e prorio esercito di affamati ed estremamente agguerriti mangia-cervelli!?
La testa dello scarnificato zombi risvegliato sta per fare una brutta fine...
Quello appena raccontato non è altro che il fulminante prologo di questo onesto e divertente "filmetto horror di serie B" , che prosegue allegramente con:
- cadaveri fatti a pezzi che continuano ad inseguire le persone (mai i morti ambulanti erano stati così tosti a tornare ad essere morti!)
- morti viventi che si muovono come dei velocisti (scostandosi dagli zombi romeriani lenti e dinoccolati e anticipando di vent'anni quelli velocissimi di "28 giorni dopo" e "L'alba dei morti viventi"), ma non solo: qui parlano, non disdegnando uno spiccato senso del sarcasmo e di macabra ironia, e osservano una rigorosa quanto sopraffina dieta; non più tutto ciò che è carne, ma mirano solamente ad unica pietanza: il cervello!
"Cervello!!!"
- un gruppo di ragazzi ultra-punk, gli amici del giovane Freddy che, nell'aspettare la sua uscita dal lavoro, non trovano di meglio da fare che accamparsi nel vicino cimitero, per far festa tra le lapidi; ci regalano grandi momenti di divertimento e di nostalgia per gli splendidamente superficiali anni '80, primo fra tutti l'indimenticabile spogliarello di Trash (Linnea Quigley) sopra una tomba;
L'epocale spogliarello di Trash (Linnea Quigley) nel cimitero
- il ritorno di una scena un tempo classica nei (rari) film di zombi degli anni '30 e '40, ma che poi era andata completamente perduta nel ciclo romeriano e in tutti gli epigoni nati sulla scia dei suoi film, una sequenza che qui riacquista tutta la sua forza e il suo fascino, accompagnata dalla mitica canzone dei 45 Grave, "Partytime": ovvero, la resurrezione in massa di un esercito di morti viventi, che escono dalle loro tombe per reclamare la carne (anzi, il cervello) dei vivi!
(una curiosità: questa è la stessa scena che viene proiettata in un cinema all'inizio di "Fracchia contro Dracula")
"Risorgono!!!"
- e poi ancora: sangue a volontà che spruzza gioiosamente, cadaveri tanto finti da sembrare veri, zombi che rispondono alle radio di ambulanze ed auto della polizia appena assaltate chiedendo "mandate rinforzi" (tradotto: mandate altri succulenti cervelli da sbaffare!), una lenta e dolorosa trasformazione da vivi in morti viventi di Frank e Freddy, che si sono respirati a pieni polmoni la triossina all'inizio del film, fino ad arrivare all'amaro finale, con il rozzo quanto sbrigativo intervento militare, una volta scoperto che le "uova" che per anni anni cercato (i barili coi cadaveri) si sono schiuse, spazzando via tutto a suon di bombe: gli zombi, i nostri eroi sopravvissuti fino alla fine e tutto c'ho che gli sta intorno, con un contro-finale che lascia presagire l'inutilità dell'intervento armato.....
Frank (James Karen) e Freddy (Thom Mathews) ad un passo dalla zombificazione...
In un'ora e mezza assistiamo ad una carrellata di personaggi spettacolari: dal Freddy/Thom Mathews zombificato ed infuriato che cerca disperatamente l'adorata fidanzata Tina/Beverly Rundolph per divorargli il cervello, all'imbalsamatore Ernie/Don Calfa, dal principale della Uneeda Bud/Clu Gulager, allo spaventato ed eccezionale Frank/James Karen, senza tralasciare l'indimenticale, seppure in una parte minore, Trash/Linnea Quigley, ninfomane che fantastica sul miglior modo di morire ("...divorata da vecchiacci che mi mordono...mi sbranano..." e verrà ben presto accontentata!) prima di esibirsi in uno spogliarello al 100%...sexy e terrificante anche in zombi-version.
Un piccolo spuntino è quello che ci vuole!
Tutto questo condito da una strepitosa colonna sonora, che comprende oltre alla già citata "Partytime (Zombi version)" dei 45 Grave, anche "Dead beat dance" dei The Damned, "Burn the flames" di Roky Erikson (che accompagna la triste fine di Frank), "Take a walk" dei Tall Boys e lo splendido, fantastico tema principale del film, "The Trioxin Theme" (che per me resta la miglior colonna sonora mai sentita in uno zombi-movie!).
"IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI" di Dan O'Bannon. Un piccolo gioiello che non può mancare nella collezione di ogni vero appassionato del genere!!!
trailer originale 1:
trailer originale 2:
Faccio una piccola, ma gradita, aggiunta: girovagando per YouTube mi sono imbattuto in un incredibile "trattato filosofico", estrapolato da un appassionato del genere (ma mooolto appassionato!) sulla base di questo film, analizzando con una estrema quanto lucida intelligenza il pesante quanto serioso tema de "l'Orrore della Condizione Umana"...faccio i miei più sentiti complimenti a maDManIT per il lavoro svolto e inserisco ben volentieri il suo lungo video-trattato su "Il Ritorno dei Morti Viventi"!
Ed ecco anche il film completo in italiano direttamente su YouTube!
Adoro questo film e amo il modo in cui hai trattato questa recensione.
RispondiEliminaComplimenti ^___^
Su Facebook ho una pagina dedicata all'horror, e mi piacerebbe usarla per la rubrica "Scheletri in Soffitta" (dedicata proprio ai film più di nicchia o sottovalutati). Ti dispoace? Ovviamente citerei la fonte ^___^
Fammi sapere, ti lascio il link del mio profilo ---> https://www.facebook.com/ScarletBlake
Ti ho già risposto tramite facebook, comunque scrivo anche qua per ribadire i ringraziamenti per i complimenti che mi fai e darti ovviamente tutta la mia approvazione di utilizzare la mia recensione per la tua rubrica (anzi, ne sarei proprio onorato: sarebbe la prima volta che qualcuno mi citerebbe come "fonte"....wow!)
EliminaGrazie ancora e alla prossima recensione (mi hai spronato a recensire altri film ingiustamente semi-sconosciuti, alcuni dei quali ho anche postato nel mio canale youtube http://www.youtube.com/user/francob82